Tre soggett(on)i

Il primo si presenta e dopo le scartoffie di rito, andiamo nella stanza e dice: "Ah, ma io questo apparato già lo conosco!". Mortacci volanti e soggetto bruciato.

Il secondo ed è un cinesone da 1 e 90, ma rincoglionito come pochi. Completa l'esperimento senza mai e dico mai aver fatto una volta quello che gli avevamo chiesto di fare. Un coglione. Anche questo da buttare.

Il terzo compila il questionario iniziale e scrive che la notte prima aveva dormito 0 ore. Gli chiediamo come mai e se si sente stanco ed in grado di fare l'esperimento. Risposta: "Tutto ok, ho solo uno strano ciclo sonno veglia...". Alla richiesta di maggiori spiegazioni capiamo che erano praticamente 3 giorni che non dormiva, e che dorme così, solo quando capita...anche questo rispedito a casa.

La vera integrazione culturale + osservazioni antropologiche varie

Ieri alla caffetteria in fila alla cassa davanti a me ci stava uno di chiare origini mediorientali. Aveva una fetta di pizza da pagare. Io invece avevo un risotto arabo misto con carne e verdure...
Coincidenze.
Tutto ok, viva l'integrazione, boiate simili etc etc. Tranne per il fatto che il pazzo, sulla sua pizza ci aveva messo una montagna di parmigiano grattuggiato! Ma che gli passa per la testa alla gente?!?
Fanculo all'integrazione se deve essere fatta a cazzo. Il parmigiano sulla pizza, NO.

Ieri sulla metro vedo una pubblicità di una catena di ristoranti che pubblicizava il suo nuovo "Teriyaki Burrito", me uscito un sonoro "Ma che cazz..."
Credo mi abbiano sentito in tanti... ma ci stava tutto.

Ah, a proposito di integrazione, la presente amministrazione ha avuto un'idea geniale per bloccare l'immigrazione illegale: Costruiranno tre linee parallele di muri, alti 6 metri e video sorvegliati, lungo tutto il confine col Messico...
Si parla qui di diverse centinaia di chilometri...

Un commento interessante

Bar Silvio
di Massimo Gramellini

Davanti all’immondizia che sta venendo a galla, persino il tifoso più becero invoca riscritture di regole e rifondazioni. Silvio Berlusconi no. Interpellato a San Siro sulla crisi del calcio, ha colto l’occasione per un ampio giro d'orizzonte intorno al proprio ombelico e invece della riforma del sistema si è preoccupato soltanto di reclamare per il suo Milan i due scudetti che verranno presumibilmente tolti alla Juve.

All'inizio ho creduto si trattasse di una battuta di Gene Gnocchi. Perché in questo frangente nemmeno un politico con il senso dello Stato di Vanna Marchi riuscirebbe a pensare prima ai suoi comodi che all’intera nazione calcistica in subbuglio. Berlusconi ha compiuto l'impresa. La sua concezione privatistica della politica si è associata alla sua visione autoassolutoria dell'esistenza, partorendo un piccolo capolavoro d'opportunismo. Anche a voler sorvolare sulla presenza nelle intercettazioni di un dirigente del Milan, e sull’inedito entusiasmo del Principe dei Perseguitati per l'operato della magistratura («Aspettare le sentenze? Ma più chiaro di così!», ha dichiarato il noto garantista), rimane il fatto che se c’è una persona in Italia che dovrebbe chiedere scusa per la deriva del calcio, questa è proprio lui. Chi ha gonfiato per primo la rana del pallone con il mostruoso e chiacchieratissimo ingaggio di Lentini, meritandosi dall’Avvocato la fama ironica di «grande calmieratore del mercato»? Chi ha scaricato sistematicamente sui bilanci Fininvest i debiti dei rossoneri, squilibrando i rapporti di forza fra i pochi club ricchi e tutti gli altri? Chi ha creato e avallato il duopolio Milan-Juventus che per vent'anni si è spartito gli scudetti e i denari delle televisioni?

Berlusconi è un maestro nel travestirsi da vittima. Ma stavolta abbia almeno la decenza di farlo in silenzio. Prenda esempio da un fascista galantuomo come il bolognese Leandro Arpinati, che quando nel 1927 fu tolta la vittoria al Torino per un episodio di corruzione che a confronto con l'oggi, e col Moggi, mette quasi tenerezza, si oppose per ragioni di stile a che lo scudetto venisse assegnato al suo Bologna, secondo in classifica. Quell’anno il titolo non andò a nessuno. Un politico liberale dovrebbe augurarsi che succeda lo stesso anche stavolta. Un liberale. Non un populista da bar sport.


La Stampa, altro giornale comunista...

Miami ci fa 'na pippa

Finalmente verifico di persona che South Beach (per gli amici Miami beach) non vale 'na sega.
Pescara gli da due punti e 'na scopa.
...in quanto al divertimento poi...vuoi mettere la vitalità della Lampara, le bottiglie spaccate di fronte allo zozzone alle 4 di notte, le risse, l'alcol a fiotti in ogni dove...
Il divertimento a Miami mi sembra tanto la trasgressione che si prova all'asilo mozzando la coda alle lucertole...A meno che tu non abbia Ferrari bianca, camicia a fiori aperta, vestito di lino bianco e capello biondiccio da coatto...allora si che si aprono le vere porte che contano...

Allego foto di una delle spiaggie (appositamente ritoccate per far sembrare il luogo una discarica abusiva).





Notare sullo sfondo gli scempi edilizi...altro che i grandi alberghi a Montesilvano...

Figo, eh?!?


Chi lo avrebbe mai detto che sarei stato in un posto così, e senza pagare!!
A pensarci bene suona un po di scempio edilizio, no?!?