E' più scema la signora, il cane o il giornalista?

Alla prima curva, l'animale perde il controllo dell'auto e fa un frontale
Nessun ferito, ma la padrona dovrà risarcire di tasca sua tutti i danni
Cina, mette il cane al volante e si schianta. "E' molto intelligente, voleva provare"

PECHINO - Quando si incrocia qualcuno che "guida da cani", di solito ci si arrabbia con lui. A volte, però, la colpa può essere di qualcun altro. E se al volante c'è davvero un cane e alla prima curva l'auto fa un frontale, a finire nei guai è il padrone. E' quanto è accaduto in Cina, dove la bizzarra signora Li, di fronte alla curiosità del suo cagnolino per il mondo dei motori, lo ha messo alla guida provocando un incidente con un povero malcapitato.

L'incredibile vicenda si è svolta sabato scorso a Hohhot, una località della Mongolia interna. La donna, che un agente della polizia locale ha definito come un tipo "assurdo", da tempo notava che il suo cane, a suo avviso molto intelligente, aveva preso l'abitudine di osservarla attentamente mentre guidava. Qualche volta, ha spiegato, le aveva perfino fatto capire che non gli sarebbe dispiaciuto giocare un po' con il volante. E così, per accontentare le presunte richieste dell'animale, la signora Li ha deciso di fargli provare l'emozione della guida.

Per rendergli meno difficile il debutto nell'inedito ruolo di autista, la donna si è seduta al posto del conducente e lo ha preso in braccio. Dopo aver spiegato al quadrupede la divisione dei compiti - a lei freno e acceleratore, a lui il volante - ha messo in moto. Peccato che il cane, sicuramente molto dotato di intelletto ma decisamente non all'altezza del compito, non sia riuscito a controllare la vettura: alla prima curva la coppia è finita frontalmente contro un'auto che viaggiava nella corsia opposta.

Fortunatamente, nell'incidente non ci sono stati feriti. All'arrivo della polizia, la signora Li ha candidamente raccontato l'accaduto. Purtroppo per lei, la spiegazione non è piaciuta soprattutto all'assicurazione: ora dovrà risarcire di tasca sua tutti i danni causati.

La Repubblica, giornale a volte decisamente cretino.

Il caldo fa brutti scherzi

Davanti alla Marini e alla Marzotto
A Porto Cervo debutta la rumba di Silvio
L'ex premier in Sardegna si esibisce in un night con Apicella, dà il numero a una cassiera e ostenta distacco: la politica? Mi ha nauseato

PORTO CERVO — «Ho bisogno di una boccata d'aria». Via, su per una stretta scalinata coronata di candele. Sono passate le tre del mattino quando Silvio Berlusconi si affaccia dalla terrazza del «Pepero Club» di Porto Cervo e contempla la folla che balla in discoteca: «Commovente — sussurra col respiro affannato — il calore di questi ragazzi comunica un'energia straordinaria».

Calore anche fisico. L'hanno avvolto, salutato, circondato, osannato quando la vocalist del «Pepero» ha annunciato al microfono: «Abbiamo con noi... il super presidente». Ovazione. Sorriso luccicante di compiaciuta risposta. Scambio di battute con uno dei proprietari: «Se il clima è questo, chi ha votato per la sinistra?». Il Cavaliere è tonico e raggiante negli sgoccioli della sua vacanza in Costa Smeralda. Un esponente di Forza Italia la riassume così: «È il riposo del guerriero».

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Nella notte di Porto Cervo sperimenta allora la sua potenza di comunicatore e intrattenitore. «Un incantatore di serpenti» sorride qualcuno. E se per l'intera serata aveva salutato, stretto mani, distribuito pacche sulle spalle, la cattura della folla è definitiva quando scatta il duetto con Apicella ..... La coppiaBerlusconi- Apicella regala, in anteprima pubblica, una rumba inserita nel cd che uscirà il 29 settembre. Scrosci di applausi. L'una, le due, le tre di notte. Giù in discoteca. Calici di champagne. Lo sguardo del Cavaliere cade su una fotografia: «Chi è quella ragazza?». Maria Laura Principessa, figlia di uno dei proprietari, 17 anni, campionessa italiana juniores di cross a cavallo. «Continua così — le dice l'ex premier —, farai onore allo sport italiano». Altra ragazza, una cassiera: in quinta elementare ha scritto una tesina su Berlusconi, è paralizzata dall'emozione. Lui concede il suo numero di telefono: «Se hai bisogno chiama, mi ricorderò di te». Lei si rifugia in ufficio e piange.

Lacrime anche a Napoli. Di nostalgia. Cento ragazze under 30 hanno costituito un comitato («Silvio ci manchi») per convincere Berlusconi a tornare nel capoluogo campano. E per rendere espliciti gli effetti della mancanza le giovani sostenitrici paragonano il presidente di Forza Italia addirittura a Brad Pitt. Perdere il privilegio delle sue visite a Napoli, dicono, «è come sposare l'attore più sexy del mondo e trovarsi nel talamo nuziale Clemente Mastella».

Dal Corriere della Sera, giornale comunista

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