Che fosse un coglione...ops no, il coglione sono io, anzi noi comunisti...correggo.
Che fosse un cretino malato cronico di populismo, contratto per altro in anni di rapporti incestuosi con Costanzo, Mike Buongiorno, ballerine di Drive In, etc. ne eravamo tutti convinti.
Ma che ora si prendesse il merito dei progressi delle scienze mediche, delle scienze nutrizionali, nonchè della incrementata efficienza produttiva dei campi e delle industrie degli ultimi 70 anni, proprio non se lo aspettava nessuno!!
Chi è che gli spiega che l'alimentazione nonchè l'attività fisica e mentale sono la cosa più importante, e che non si inizia a mangiare, fare sport e studiare a 75 anni (cioè in concomitanza dell'avvento del nostro adorato premier)?
...ma forse lui, che è come Jeeg Robot d'Acciaio, ste cose je rimbalzano.
"...Berlusconi ha preso ieri un nuovo impegno col popolo: chi vota Silvio campa cent'anni. Ha dichiarato infatti, testuale: «Ho l'orgoglio di dire che il mio governo ha incrementato l'aspettativa di vita degli italiani da 78 a 80 anni, e per le donne da 81 a 83 anni». Ma è solo il primo passo verso il traguardo: spegnere tutti 100 candeline. E grazie alle novità che sta «introducendo nel campo della ricerca e terapia oncologica», è ottimista: «Abbiamo più probabilità di prima d'arrivare a cento anni».
I soliti criticoni, si sa, diranno che l'età media di morte s'è innalzata in tutto il mondo, da São Tomé a Ulaanbaatar, da Antananarivo a Saigon. Altri ricorderanno che, se questo è il metro, furono più bravi un secolo fa Crispi e Sonnino sotto i cui governi l'aspettativa di vita, sulla quale pesava una mortalità infantile spaventosa, passò in un decennio dai 14 anni e mezzo a 25.
Altri ancora rideranno recuperando un dispaccio del Duce ai giornali del 16 agosto 1938: «Dare con rilievo e commentare il comunicato sull'aumento di statura in Italia, dimostrando come detto aumento sia il risultato di sedici anni di politica razziale, manifestatasi attraverso le provvidenze per la maternità e l'infanzia, l'incremento dato dal Fascismo alla vita sportiva e alla ginnastica, le colonie marine e montane, il miglioramento della nutrizione...»..."
Tratto da "Il Corriere della Sera" del 7 aprile 2006, Giornale Comunista.
A proposito, il nostro beneamato sotto il Duce è nato, ma ahimè, della proverbiale altezza di cui l'italica razza è fieramente ambasciatrice, non l'ha dotato. Se solo il prode mascellone si fosse meglio attenuto ad i dettami della dottrina fondata da Galton e Pearson, chissà dove saremmo ora.
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